Igiene e cura di sè

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L’essere umano ha sempre dedicato grande attenzione alla propria igiene personale. Il bisogno di sentirsi puliti è nella natura dell’uomo, come il benessere che ne deriva. Indipendentemente dal piacere che si prova quando ci si rilassa facendo il bagno, o dal sentirsi bene quando si è in ordine e ben vestiti, tutti abbiamo la responsabilità sociale di mantenerci puliti e di aiutare i nostri cari nell’igiene personale se non sono più totalmente autonomi.

L’IGIENE degli Anziani

Il rapporto fra anziani e igiene quotidiana è molto delicato, soprattutto per quanto riguarda gli ultrasettantenni. È normale che, con l’avanzare dell’età, si modifichino le abitudini, cambino i ritmi di vita e il fisico tenda a rallentare. Il deterioramento fisico e mentale comporta degli scompensi nelle attività quotidiane (ciò che era consuetudine fare diventa irrimediabilmente complicato, o addirittura impossibile da praticare). Esistono, purtroppo, malattie invalidanti che colpiscono l’individuo privandolo di abilità e capacità di cui prima era in possesso e che possono destabilizzare l’equilibrio psico-fisico della persona e dei suoi familiari, che si trovano catapultati in una situazione nuova che non sanno come fronteggiare.

Gli anziani possono dimenticare l’importanza di fare una determinata cosa, oppure avere l’impressione di averla già fatta, e può anche subentrare la perdita di interesse nel farla. È possibile che gli stessi non siano sempre disposti ad accettare un aiuto esterno; diviene fondamentale, dunque, per chi assiste l’anziano, un’adeguata preparazione teorico-pratica, nonché il rispetto della privacy e dello spazio personale. Non si può invadere lo spazio intimo dì una persona, è importante creare una relazione con luì/lei, e, dopo aver instaurato un rapporto di fiducia, entrare in punta di piedi dentro la sua sfera privata. Una persona, anche se anziana, deve sempre avere rispetto e considerazione.

La CUTE: un organo da NON TRASCURARE

La cute è l’organo più esteso del corpo umano, essa svolge due funzioni principali: la protezione e la termoregolazione. Protezione dagli agenti esterni, a cui viene impedito di entrare; termoregolazione intesa come la capacità di mantenere una temperatura corporea costante.
La cute, con l’invecchiamento, si assottiglia, diventa più fragile, delicata e maggiormente soggetta alle minacce esterne. Diviene di fondamentale importanza, di conseguenza, mantenerla pulita e trattarla quotidianamente in modo adeguato.

L’IGIENE quotidiana: come e perché

Lo scopo dell’igiene è quello di mantenere il corpo e la cute puliti, facilitandone così le principali funzioni. Un’adeguata igiene personale quotidiana rappresenta un fattore di grande importanza, per chiunque; mantenersi puliti ci fa stare bene, incrementa lo stato di benessere psico-fisico, e ciò diventa indispensabile se si è allettati, o non completamente autonomi. Il momento dell’igiene dell’anziano è, per gli assistenti o i familiari, anche un momento importante di osservazione necessario per valutare lo stato di idratazione e integrità della pelle. È molto importante, ogni volta che si eseguono le cure igieniche, osservare la cute e le sue eventuali alterazioni (arrossamenti, screpolature…) che potrebbero essere indice di uno stato irritativo e che potrebbe necessitare di cure o trattamenti (pomate, antibiotici, ecc…). Gli anziani devono quindi essere lavati regolarmente e con perizia, soprattutto in caso di allettamento. Molti stati di agitazione degli anziani, o episodi di rabbia o frustrazione, dipendono proprio dal non sentirsi puliti e dal non riuscire a lavarsi autonomamente, senza magari nemmeno poterlo esprimere verbalmente. È importante effettuare l’igiene più volte al giorno sia della cute (viso, corpo e capelli), che delle parti intime. Ad ogni minima variazione dello stato della cute (screpolature, secchezza, taglietti, variazioni di colore…) segnalare immediatamente la problematica all’infermiere, o al medico di medicina generale.

ATTENZIONE: mai sottovalutare anche la più piccola variazione o arrossamento che potrebbe trasformarsi velocemente in un’ulcera da decubito.

Gli anziani non vanno solo lavati e cambiati, ma è doveroso da parte di familiari e addetti all’assistenza, motivarli, stimolarli e mantenere le loro capacità residue; ovvero lasciarli fare da soli fin quando possono, e sostituirsi a loro solo in caso di estrema necessità.
MATTINO: è importante lavare la persona assistita prima di colazione per permettere all’organismo di attivarsi e per rispettarne la dignità personale. Soprattutto se la persona assistita è allettata, è necessario eseguire le cure igieniche prima di dare la colazione. Si procede al lavaggio delle mani, viso, igiene intima, pulizia dei denti e della bocca.

SERA: anche prima di affrontare la nottata, bisogna eseguire le cure igieniche che predispongano il fisico ad un buon riposo, procedendo come spiegato sopra.

Per le persone che sono impossibilitate ad accedere alla vasca o alla doccia e che non possono essere alzate e/o mobilitate, è necessario effettuare l’igiene quotidiana e il bagno settimanale comodamente a letto. Per queste persone una corretta igiene quotidiana è ancora più importante perché lo sfregamento della cute con le lenzuola, la permanenza a letto, il mantenimento costante di posizioni e posture nell’arco di una giornata, aumentano moltissimo il rischio di lesioni da decubito. Per eseguire nel modo migliore il bagno a letto è fondamentale scegliere prodotti delicati e non aggressivi, in grado di rispettare il normale equilibrio della pelle. L’utilizzo di saponi aggressivi o manopole e asciugamani abrasivi può infatti generare dolore o fastidio nelle zone più delicate o contribuire all’insorgenza di problematiche cutanee di varia nautura. Inoltre è necessario porre particolare attenzione nell’asciugare bene la cute e a idratarla adeguatamente con creme e prodotti professionali.

AIZHEIMER: IGIENE e cura di sé
I malati di demenza hanno sempre più bisogno di attenzioni particolari e assistenza nelle operazioni di igiene personale. Man mano che la malattia progredisce, possono avere difficoltà a maneggiare strumenti come il pettine o lo spazzolino da denti.
Possono anche dimenticare il significato dì questi oggetti e/o scordarsi che bisogna fare una determinata cosa, il come farla, o avere l’impressione di averla già fatta. Tuttavia, il fatto che abbiano bisogno di maggiore aiuto non significa necessariamente che siano disposti ad accettarlo. Talvolta mettono in atto una vera e propria lotta e a causa della loro malattia possono essere molto irascibili; per questo motivo, con il malato di Alzheimer, bisogna avere molta più pazienza del normale. Non stancarsi mai di ripetere più volte la stessa cosa.
Bisogna insistere, ma senza mai alzare la voce o arrabbiarsi, in quanto il soggetto in questione è molto suscettibile e bisogna prenderlo con le buone. Inoltre, questi soggetti sono molto abitudinari, per cui è necessario rispettare sempre i loro tempi e i loro ritmi. Vestirsi e lavarsi sono attività strettamente personali, abbiamo tutti il nostro modo di farlo: alcuni fanno la doccia, altri preferiscono il bagno in vasca, c’è chi si lava al mattino chi preferisce la sera.
Quando si comincia ad assistere la persona affetta da Alzheimer non bisogna trascurare queste sue abitudini quanto il cambiamento della routine può turbare l’assistito.

PARKINSON: IGIENE e cura di sé
Le persone affette da morbo di Parkinson hanno evidenti difficoltà ad iniziare i movimenti e gli stessi risultano tipicamente molto lenti (bradicinesia), per questo motivo la persona avrà bisogno di più tempo per svolgere determinate azioni; inoltre, i tremori che possono interessare principalmente alcune parti del corpo, possono impedirgli di fare alcune cose. Per quanto riguarda l’igiene la persona può avere bisogno di un aiuto totale o parziale in funzione dell’evoluzione della malattia. Più la malattia è avanzata più la persona necessità di assistenza ma le accortezze che bisogna seguire sono semplici: avere molta pazienza se la persona è più lenta nel portare a compimento un’azione, aiutarla a lavarsi laddove non riesca a farlo in autonomia, sempre rispettando la routine e la privacy; avere particolare cura e attenzione nell’approcciarsi all’assistito che spesso è talmente frustrato dalla malattia da non accettare aiuti. Cerchiamo di spiegare sempre nel modo più adatto cosa stiamo facendo e perché, senza mai incolpare la persona assistita, evitando di dirle che non è in grado di fare una cosa. La persona avvilita potrebbe infatti reagire male, non parlandovi più e non fidandosi più di voi. Creare una relazione solida, basata sulla fiducia, vi renderà tutto più facile. I malati di Parkinson possono incontrare difficoltà nel compiere le attività di tutti i
giorni. Questi consigli possono aiutare il paziente, ed i caregiver, ad ovviare ad alcuni di questi problemi.
Gestire il tremore: a volte il tremore può interferire con i movimenti delle mani; per meglio
dominano tenete i gomiti del malato contro i fianchi e quindi fate quel che dovete il più in fretta possibile.
Vestizione: vestirsi e svestirsi possono essere attività molto faticose.
Fate in modo di avere il tempo necessario, così da riuscire a gestire l’attività con la dovuta calma.

Potete seguire i seguenti consigli:

  • usare vestiti larghi e comodi
  • indossare e togliere i vestiti dal lato del corpo più rigido, o meno reattivo
  • in presenza di problemi di equilibrio sedersi sul letto o su una sedia
  • usare chiusure elastiche o il velcro al posto dei bottoni e delle cerniere lampo
  • usare golf chiusi senza bottoni
  • scegliere abiti che si allaccino sul davanti
  • usare mocassini o stringhe elastiche
  • utilizzare un calzascarpe con il manico lungo
  • prima di uscire dare un’ultima sistemata all’abbigliamento davanti allo specchio

L’AUTONOMIA più a lungo possibile

Sappiamo quanto sia importante mantenere il più a lungo possibile l’autonomia funzionale dell’anziano soprattutto nelle attività di base della vita quotidiana.
Le persone anziane, anche se affette da demenza, sono comunque in grado di compiere molte azioni che spesso però non fanno a causa dei problemi legati alla memoria. Talvolta chi si prende cura di loro, per ragioni di tempo, si sostituisce in tutto alla persona in stato di bisogno;
ciò non è sempre positivo: è meglio abituare l’anziano ad essere autonomo il più possibile, finchè riesce, stimolandolo ed incoraggiandolo anche quando è stanco o ha poca voglia. L’autonomia influisce positivamente sull’autostima e l’autoefficacia.
È doveroso incoraggiare la persona a svolgere le attività in cui riesce da sola, utilizzando ausilii che consentano all’anziano di facilitare quelle piccole ma importanti azioni che ancora è in grado di svolgere da solo.

CREARE IN BAGNO UN AMBIENTE SICURO

Effettuare il bagno e la doccia completi una o due volte la settimana cercando, ove possibile, di assecondare i desideri e i tempi dell’anziano. La scelta fra bagno o doccia dipende, oltre che dalla disponibilità e accessibilità del bagno di casa, anche dalle condizioni di autosufficienza della persona anziana. Per le persone anziane parzialmente autosufficienti è comunque necessario un aiuto per entrare nella vasca (o nella doccia) in modo sicuro onde evitare cadute e per detergere e parti del corpo più difficili da raggiungere: schiena, piedi, testa. Dopo il bagno o la doccia è necessario che gli anziani siano asciugati con attenzione, focalizzandosi principalmente sulle zone in cui due parti del corpo sfregano tra loro: cavo ascellare, pieghe addominali, inguine, interno coscia e fra le dita dei piedi.

Asciugare bene ma sempre molto delicatamente, tamponando la cute, utilizzando asciugamani morbidi, lisci e puliti. L’utilizzo del phon per i capelli deve essere a temperatura tiepida, non troppo caldo, né troppo freddo.

Al termine dell’asciugatura rivestire la persona anziana sempre con biancheria e abiti puliti. La stanza da bagno deve sempre essere asciugata e areata per evitare la permanenza di umidità.
Per gli anziani meno autosufficienti è sempre possibile, nonché consigliato, fare il bagno o la doccia settimanale utilizzando – a seconda dei casi – gli ausili di sollevamento e protezione più idonei (sollevatori, vasche con ingresso facilitato…).
È molto importante ricordare che, durante le cure igieniche e in particolare quando si fa il bagno o la doccia all’anziano, si entra nella sua sfera intima: le persone anziane hanno un grande senso del pudore, quindi bisogna avere sempre un atteggiamento “professionale” e mantenere il rispetto del corpo e dell’integrità della persona.

Il caregiver, ovvero colui che si fa carico dell’assistenza, è tenuto ad indossare sempre i guanti monouso e un camice impermeabile per evitare di venire a contatto con l’acqua, ma soprattutto, con eventuali liquidi biologici. È sempre consigliato adattare il bagno alle esigenze dell’anziano, posizionando all’interno della doccia o della vasca ausili antiscivolo e dispositivi di protezione. Questi ausili devono
inoltre essere lavati e disinfettati periodicamente.

Come detto in precedenza, è necessario adattare anche il bagno alle nuove esigenze dell’anziano rimuovendo eventuali ostacoli e barriere come tappetini, oggetti taglienti e/o pericolosi: l’obiettivo principale è quello di limitare il rischio di incidenti e le cadute.

Gli articoli di cui l’anziano ha bisogno (o che usa maggiormente) si metteranno in bella mostra, oppure gli verranno consegnati al momento opportuno di volta in volta.

È buona norma fissare delle maniglie per sostenersi in vari punti del bagno, in modo che l’anziano possa spostarsi agilmente – laddove possibile – in autonomia.

Sostegni per un bagno sicuro. Alcuni esempi:

  1. a) Maniglioni mobili

Ci permettiamo di consigliarvi verso la scelta di maniglioni mobili con ventose che, rispetto ai classici maniglior presentano numerosi vantaggi. Non solo consentono di evitare forature ma anche di spostare il maniglione ogni qualvolta  si presenti l’occasione e soprattutto per seguire l’evoluzione delle patologie. I maniglioni si montano in pochi secondi ed hanno una elevata resistenza di aderenza e offrono un sostegno sicuro grazie all’idicatore di tenuta dell’aderenza alla parete, ed un segnalatore che avvisa I’ utente sulla necessità di staccare dal muro la ventosa e riapplicarla.

  1. b) Doccia e vasca in sicurezza

Alcuni anziani possono avere paura di fare il bagno o la doccia e preferiscono non essere lasciati soli. La paura è di solito as­sociata al pericolo di cadere. A volte sono sufficienti ausilii che aiutino l’anziano ad entrare e uscire dalla vasca, lasciando poi che faccia il bagno da solo (anche al fine di mantenere l’autonomia e le abilità residue innalzando così anche l’autostima).

  1. c) Supporto per l’entrata e l’uscita dalla vasca

È un solido supporto che fornisce all’utente la necessaria sicurezza nell’entrata ed uscita dalla vasca da bagno. Collocato e fissato al bordo della vasca tramite morsetti antiscivolo regolati da una vite, il supporto è regolabile in altezza grazie a sette altezze variabili; inoltre è dotato di una ulteriore maniglia da collocare verso l’interno vasca per un supporto aggiuntivo. Ideato per anziani o utenti con limitata capacità agli arti inferiori, questo supporto è unico nel suo genere per la capacità di adattamento alle esigenze dell’utente e alle caratteristiche fisiche della vasca.