Badanti, in Italia sono 900 mila ma troppo lavoro nero

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Sono circa 67 milioni i lavoratori domestici nel mondo, di cui l’83% donne, e 11,5 milioni sono i migranti impegnati. Il lavoro di cura di colf e badanti è spesso fondamentale per tante famiglie, ma non di rado i diritti di queste persone non sono rispettati.

Oramai colf e badanti sono parte integrante di tante famiglie. I rapporti di lavoro iscritti all’Inps nel settore domestico sono 886 mila. Di questi l’87,5% sono donne, mentre il 76% sono di origine straniera, circa 692 mila. Dal 2015 l’Europa dell’Est è stata l’area geografica da dove provengono quasi la metà dei lavoratori stranieri. In aumento sono le lavoratrici e lavoratori italiani che raggiungono ora quota 213 mila con un sostanziale incremento nel 2015: +13,0%. Le altre lavoratrici/ori provengono principalmente dalle Filippine o dall’America del Sud.

Il lavoro nero però è un male ancora difficile da estirpare.

Tante persone non regolarizzano o regolarizzano per meno ore rispetto a quelle che prevederebbe il contratto. Quindi si stima che ci siano all’incirca oltre un milione e mezzo di lavoratori domestici, cioè colf e assistenti familiari. Ad esempio, dalla ricerca che abbiamo fatto noi ‘Viaggio nel lavoro di cura’, si evince come il 33 per cento delle assistenti intervistate svolgono addirittura mansioni infermieristiche, quindi parainfermieristiche, che tra l’altro non si potrebbero fare, e non hanno un contratto di lavoro in regola. Quindi, questo pone sicuramente delle questioni anche rispetto alla sicurezza per le lavoratrici, ma anche per le persone che sono assistite”.