Le mansioni della badante

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La badante si occupa della cura della persona che gli viene affidata. Spesso la persona da assistere non è autosufficiente quindi deve essere seguito nell’arco della giornata in tutte le attività che non riesce a compiere da solo.

La gestione della casa intesa come cura dell’ambiente in cui la persona vive, rientra tra le attività che possono essere richieste ad una badante. La badante però …..non è una colf !

Le attività di gestione della casa possono limitarsi agli ambienti principali in cui la persona assistita vive oppure soprattutto se è convivente, a tutte le stanze della casa , cucina, bagni che vengono utilizzate sia dall’assistito che dall’assistente. La badante può così occuparsi della preparazione dei pasti, del lavaggio e/o stiratura della biancheria sempre dell’assistito.

E’ bene ricordare che la badante è un lavoratore con diritti e doveri e che ogni attività e mansione che svolge deve essere concordata con la famiglia e deve essere mirata al benessere della persona di cui ci si prende cura e della stessa assistente.

Ogni famiglia sulla base dei bisogni dell’assistito ha il diritto di richiedere di prestare particolare attenzione ad esigenze specifiche….. ad esempio l’alimentazione per una persona affetta da diabete o disfagia, controlli regolari della pressione per persone soggette ad improvvisi picchi ecc.., cambi costanti se la persona è allettata, incontinente o presenta piaghe da decubito. Dall’altra parte è necessario però non dimenticare mai che la badante seppur può avere frequentato corsi o possedere titoli professionali, nella maggior parte dei casi non è un operatore sanitario pertanto attività di tipo infermieristico o medico , tra cui anche le iniezioni, non vanno pretese perché non sono di sua competenza.

Proviamo a pensare ad uno degli aspetti forse più importanti ma allo stesso tempo dibattuti: la somministrazione della terapia. La terapia farmacologica viene prescritta dal medico che segnala, la tipologia, il dosaggio, l’orario e le modalità di assunzione. Nessuno può modificare la terapia o intraprendere iniziative personali, la badante ha il ruolo di ricordare la terapia da assumere e vigilare nella sua assunzione.

Per fare un esempio semplice che negli anni e nel mio lavoro ho ben appreso pensate che nei centri diurni dove non vi è la presenza costante di un medico prescrizioni del tipo: “assumere al bisogno” non vengono accettate o tenute in considerazione perché nemmeno un operatore socio-sanitario può decidere quando e cosa significhi per quel dato ospite “al bisogno”!

Solo il medico della struttura o il MMG di riferimento può assumere tale ruolo.

Da qui l’importanza per la badante di avere a portata di mano tutti i riferimenti della persona assistita e del familiare di riferimento (indirizzo, numero civico, numero di telefono… ed ogni altra informazione utile). Questo soprattutto se la badante come spesso accade è straniera e non parlando bene l’italiano deve allertare il 118. Dare indicazioni chiare e precise per raggiungere la persona da soccorrere in molti casi può davvero fare la differenza!

So che queste informazioni possono apparire scontate ma proprio per questo motivo in alcuni casi vengono tralasciate.

E’ necessario perciò identificare un luogo o utilizzare uno strumento che permetta di trovare immediatamente i dati della persona che si assiste (valori della pressione, temperatura, allergie o anche semplicemente se ci sono state scariche e quanto la persona ha bevuto durante il giorno), sono informazioni importanti che devono essere condivise con i familiari o eventuale personale sanitario al di là di situazioni critiche. La condivisione, la comunicazione rappresenta per me l’attività più importante che la badante deve attuare nel suo lavoro, affinché il suo ruolo tanto prezioso quanto solitario diventi davvero risorsa.