Consigli anti-crimine

E’ possibile che qualcosa non ti torni nei racconti relativi alla memoria del tuo parente “che inizia a fare cilecca”. Devi sapere che le badanti intenzionate a rubare inizialmente convincono l’anziano che la sua memoria sta traballando con la seguente tecnica: nascondono i suoi oggetti, poi fingono di ritrovarli per caso in altri posti, inducendolo a pensare “Com’è possibile? Non ricordo di averlo messo lì… la mia memoria mi sta davvero lasciando…”. Così, senza che l’anziano smentisca, raccontano questi fatti ai parenti, convincendoli della sua non attendibilità, e da quel momento in poi avranno campo libero nel rubare, sicure del fatto che “sì, ti sembrava che ci fossero 30 euro in più nel borsello, ma non è così…. come sai bene, la tua memoria non funziona più come una volta…”.
Lo stesso vale per il PIN del bancomat e qualsiasi altra informazione bancaria
Ecco una modalità di come prevenire questo genere di truffa: quando la badante o lo stesso assistito ti riferiscono problematiche di memoria, testa anche tu la sua memoria. Raccontagli delle cose, richiedigliele il giorno dopo o due giorni dopo.
Se noterai una significativa discrepanza fra i racconti dei fatti avvenuti in tua assenza e i tuoi “test”, sai cosa fare.
In ogni caso tieni sempre a casa tua gli oggetti di valore dell’assistito e i suoi contanti.